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AD OMNIA PARATUS, SEMPER PARATUS, ESTOTE PARATI

Ad omnia paratus

Ad omnia paratus: il dovere di prepararsi — il nuovo art. 2086 c.c.

Nella conduzione dell’impresa, la logica è sempre stata quella della preparazione: anticipare alea, rischi e incertezze per garantire continuità e tenuta. Una postura che la tradizione sintetizza anche nel brocardo latino si vis pacem, para bellum: non come invito allo scontro, ma come disciplina della prevenzione.

Nel 2019 l’Unione Europea è intervenuta sulla crisi d’impresa perseguendo tre obiettivi:
• rafforzare il funzionamento del mercato interno;

• aumentare la capacità delle imprese di affrontare gli squilibri;

• responsabilizzare gli amministratori nella gestione preventiva.


Il Codice della crisi recepisce questi obiettivi e colloca il fulcro nel nuovo art. 2086, comma 2, che impone all’organo amministrativo di:
• istituire assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati;

• rilevare tempestivamente squilibri e segnali di crisi;

• attivarsi senza indugio per il loro superamento.

Da questa norma discendono obblighi operativi e responsabilità personali.

Semper paratus

LGMC: sempre pronti

La logica che guida LGMC è la preparazione: la disciplina con cui l’amministratore affronta ciò a cui l’impresa è esposta — alea, rischio, prove, crescita, mercati. La preparazione è ciò che evita di dover ricorrere alla difesa: la pacem dell’amministratore e la pacem dell’impresa. Questa disciplina opera su quattro fronti — diritto, governance, mercati e capitale — che per LGMC formano un unico sistema esposto e la struttura con cui l’impresa sostiene la propria forza. Sono questi i fronti su cui LGMC ha concentrato la propria esperienza, perché è lì che si costruisce la capacità dell’impresa di reggere, crescere, competere.

Estote parati

Le responsabilità dei dirigenti: ora tocca a voi

Nel teatro operativo sorgono responsabilità quando gli obblighi relativi agli assetti, alla continuità aziendale, ai flussi informativi o ai presìdi legali richiesti dall’ordinamento non trovano riscontro nella gestione. In queste condizioni l’amministratore può essere chiamato a rispondere personalmente:

• verso la società, per violazione dei doveri di gestione e vigilanza (art. 2392 c.c.);

• verso i creditori sociali, quando l’inadeguatezza degli assetti o il ritardo nella rilevazione degli squilibri determina l’insufficienza del patrimonio (artt. 2394 c.c. e 2476, comma 6, c.c.);

• di irregolarità nella gestione rilevanti ai fini dell’art. 2409 c.c., nell’ambito dei poteri di intervento e revoca attribuiti al tribunale;

• sul piano penale, quando la condotta integra le fattispecie che prevedono responsabilità per formazione, occultamento o aggravamento del dissesto.

Gli assetti adeguati costituiscono inoltre la struttura portante delle ulteriori compliance (modello 231, privacy–GDPR, sicurezza, antiriciclaggio, ambiente, cybersecurity). Questi sistemi offrono tutela solo se coerentemente integrati negli assetti richiesti dall’art. 2086, co. 2, c.c. e quindi effettivamente operativi rispetto ai rischi che intendono presidiare. Compliances non integrate restano adempimenti formali: non riducono il rischio e non proteggono l’amministratore.

I nostri fronti

LAW

Il parametro di riferimento

LAW

Il diritto è il parametro. Stabilisce la cornice entro cui poteri, limiti, doveri e responsabilità sono determinati; è il riferimento normativo che definisce il teatro operativo nel quale l’amministratore agisce, assume decisioni e risponde delle proprie attribuzioni. LGMC opera su questo fronte con competenze integrate a fianco dell’amministratore, assicurando che poteri, responsabilità, controlli e rapporti con soci, finanziatori, controparti e autorità siano strutturati e documentati.

Ad omnia paratus, affinché la la pacem sia fondata.


GOVERNANCE

La meccanica dell’impresa

GOVERNANCE

La governance è la meccanica dell’impresa. Stabilisce responsabilità, ambiti decisionali e flussi informativi. Gli adempimenti, la documentazione e i flussi con cui l’amministratore si confronta ogni giorno, se strutturati secondo le prescrizioni dell’art. 2086, co. 2, c.c., e dell’art. 2381 c.c., diventano la tutela più solida del suo operato e consentono di dare esecuzione alle scelte imprenditoriali con chiarezza di ruoli e responsabilità. LGMC opera su questo fronte con competenze integrate, ordinando processi, presìdi e flussi informativi in modo che responsabilità, basi decisionali e tracciabilità risultino coerenti con il parametro normativo e con il teatro operativo dell’amministratore.

Ad omnia paratus. affinché l’amministratore possa operare nella pacem.


MARKETS

La verifica dell’impresa

M&C

I mercati sono la verifica dell’impresa. Misurano l’affidabilità futura: la coerenza delle informazioni, la solidità delle scelte, la capacità dell’impresa di sostenere impegni e rischi. LGMC supporta l’amministratore nel confronto con istituti di credito, investitori e organismi di vigilanza attraverso dati, indicatori e presìdi informativi strutturati secondo gli assetti adeguati richiesti dall’art. 2086, co. 2, c.c., dai criteri del Codice della crisi e dalle Linee guida EBA sulla valutazione prospettica del merito creditizio. Un quadro informativo costruito in questo modo risulta coerente, controllabile e idoneo a rappresentare la solidità finanziaria dell’impresa e la sua capacità prospettica di adempiere agli impegni assunti, sostenendo così la posizione dell’amministratore nei rapporti finanziari.

Ad omnia paratus.: ffinche l’impresa possa presentarsi ai mercati in condizioni di pacem


CAPITAL

La misura dell’impresa

M&C

Il capitale è la misura dell’impresa. Riflette come forma giuridica e meccanica organizzativa producono effetti nel tempo: nella continuità, nella sostenibilità economica, nella capacità di assorbire rischi e finanziare lo sviluppo. La struttura patrimoniale, la composizione delle fonti, la qualità dell’informativa economico-finanziaria e la disciplina dei flussi mostrano se le scelte gestorie generano equilibrio o espongono l’impresa a vulnerabilità (artt. 2423 ss. c.c.; artt. 2446–2447 c.c.). In questo contesto, l’esperienza maturata da LGMC nelle operazioni di investimento, nelle dinamiche dei fondi e nei rapporti con banche e soci consente di impostare assetti patrimoniali e processi informativi coerenti con le richieste dell’ordinamento e dei finanziatori, così che il capitale esprima correttamente la solidità dell’impresa e la sostenibilità delle decisioni assunte.

Ad omnia paratus, affinché stabile la pacem dell’impresa sia stabile.


I partners

LGMC Partners



Massimo Giannoni

Nicola Fasti

Sono un professionista legale dedicato, appassionato nell’aiutare i clienti a trovare soluzioni chiare e pratiche in un mondo complesso. Con esperienza in diritto societario, governance e mercati finanziari, offro un approccio equilibrato, che combina precisione giuridica e comprensione del mondo reale. Che si tratti di districarsi tra le normative, strutturare accordi o risolvere controversie, mi impegno a far sì che la legge funzioni per le persone e le imprese con integrità e fiducia.



Roberto Barsanti


Roberto Barsanti

Sono un professionista della governance che si occupa di aiutare le organizzazioni a costruire fiducia, trasparenza e responsabilità. Grazie alla mia solida esperienza in materia di strutture aziendali, progettazione di politiche e conformità normativa, lavoro a stretto contatto con i team dirigenziali per rafforzare il processo decisionale e allineare la strategia agli standard etici. Appassionato di buona governance e crescita sostenibile, apporto chiarezza e integrità a ogni discussione in sala riunioni.



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Riccardo Zulotto

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